Acqua potabile Como e provincia: iWell informa
Sempre più spesso si sente parlare di provvedimenti presi e ordinanze emesse dai Sindaci di numerosi Comuni su Territorio Nazionale, riguardanti l’emergenza “acqua non potabile”.
Tali provvedimenti esortano i cittadini a non consumare l’acqua che esce dai rubinetti di casa, perché spesso, i risultati delle analisi, svolte regolarmente dalle A.s.l. e dagli Enti gestori di competenza, rilevano presenza di sostanze chimiche, agenti patogeni, nitriti, nitrati, arsenico e additivi di svariata natura, che rendono l’acqua potabile, potenzialmente pericolosa per l’organismo umano.
La problematica è legata spesso alle concentrazioni di alcune sostanze, che per legge devono essere presenti nell’acqua che beviamo, ma che non sempre rientrano nei parametri stabiliti dalla legge; a questo si aggiunge il ritrovamento, sempre più diffuso di additivi, metalli pesanti, sostanze tossiche che non servono a rendere l’acqua più potabile, ma esordiscono effetti opposti: dannosi per la salute, compromettono il buon funzionamento dell’organismo, predisponendolo a malattie e invecchiamento precoce.
ACQUA CONTAMINATA IN PROVINCIA DI COMO E PROVVEDIMENTI
Riportiamo l’ennesimo caso di “acqua potabile” non bevibile così come esce dai rubinetti di casa; siamo nella Provincia di Como, dove in tre Comuni, è stata rilevata la presenza di batteri enterococchi, molto resistenti ad alcune categorie di antibiotici, e portatori di malattie.
Il Sindaco consiglia di far bollire l’acqua di rubinetto prima di farne uso, proprio per ridurre la carica batterica dell’acqua stessa. (www.laprovinciadicomo.it)
Senza cadere nel terrorismo gratuito, sottolineiamo che i controlli da parte degli organi competenti sono affidabili e svolti a cadenza regolare, ma molte sostanze chimiche, come per esempio il cromo esavalente (non rilevato in questa zona), hanno caratteristiche proprie che spesso riescono a neutralizzare ogni sorta di soluzione presa in considerazione per tamponare la problematica dell’acqua contaminata. Citando il cromo esavalente per esempio, sappiamo che esso è estremamente solubile ed ha una capacità di espandersi nell’acqua e raggiungere falde acquifere di approvvigionamento, in maniera facile e veloce. E non c’è a tutt’oggi una maniera poco costosa e realmente applicabile alla fonte, per contrastarne i potenziali danni, se non l’applicazione di filtri e la ricerca di falde meno inquinate da cui prendere l’acqua destinata alla rete idrica.
Per questo può essere utile, come forma di prevenzione, tutelarsi anche in maniera autonoma, informandosi in prima battuta sulla qualità dell’acqua che esce dai nostri rubinetti e, nei casi in cui è necessario, affidarsi alla tecnologia che ha creato strumenti che hanno proprio la finalità di garantirci un’acqua più sana, privata da agenti chimici dannosi, filtrata e depurata ma non impoverita dei suoi essenziali sali minerali.
A tutt’oggi il sistema più funzionale per ottenere un’acqua più pulita, ricca dei suoi componenti in giusta misura, esaltata nelle sue funzioni primarie di idratazione, solvente naturale, depuratore dell’organismo e conduttore delle sostanze nutritive, è un sistema completo: osmosi inversa + alcalinizzazione.
Consulenza informativa, dimostrazione dell’utilità del prodotto, aiuto nella scelta personalmente più consona al cliente, sono le basi imprescindibili della nostra azienda.