Se non beviamo, naturalmente andiamo incontro ad un processo di disidratazione, che ci predispone a delle situazioni di squilibrio psico-fisico che costringono i nostri organi interni ad un eccesso di lavoro che li affatica e indebolisce, dando vita ad una sintomatologia piuttosto disturbante: stipsi, crampi, secchezza delle mucose, diminuzione della massa muscolare, affaticamento costante, ripercussioni sull’ipotalamo (parte del cervello preposta alla regolazione termica del corpo e della nostra risposta agli stimoli esterni, più o meno stressanti), difficoltà di concentrazione e memoria, fino alla morte della cellula stessa nei casi più estremi.
Spesso lo stimolo della sete è scambiato per fame e già questo è un segnale che il nostro corpo non è sufficientemente nutrito d’acqua. Se poi consideriamo che l’organismo è costantemente esposto ad un normale processo di perdita d’acqua, attraverso la sudorazione e l’evaporazione di liquidi attraverso la pelle, capiamo perché sia così importante bere, non solo in termini di quantità ma soprattutto di qualità dell’acqua.
Acqua alcalina ionizzata ed idratazione
Spesso sentiamo dire che la dose minima di acqua che dovremmo consumare si aggira sui 2 litri al giorno, ma questo non basta per assicurare al corpo un processo di idratazione che lo aiuti nelle sue funzioni fisiologiche base; l’acqua che beviamo deve essere “libera” e cioè purificata da additivi, disinfettanti, metalli pesanti, veleni e sostanze chimiche aggiunte che certamente preservano l’acqua dalla possibilità di sviluppo di batteri, ma al contempo sono dannosissimi per l’uomo.
L’acqua deve essere “libera”: in grado di apportare ossigeno e nutrienti agli organi interni, eliminare le tossine e i rifiuti metabolici, garantire una circolazione sanguigna corretta, essere in grado di penetrare in profondità le cellule affinché si rigenerino letteralmente e non vadano incontro ad un processo di ossidazione e invecchiamento precoce, che si riflette sulla nostra salute e aspetto esteriore. A tutt’oggi l’acqua alcalina ionizzata è la via più efficace per garantirci un’acqua con queste caratteristiche.
Questo discorso vale anche per la pelle, organo preposto alla difesa dell’organismo dagli “attacchi” esterni (inquinamento, eccessiva esposizione ai raggi solari, stimoli fisici ed emotivi eccessivi) e il primo che visibilmente ci fa accorgere del nostro livello di disidratazione. Anche lei ha bisogno di un’acqua di una determinata qualità per mantenere le sue caratteristiche estetiche e funzionali.
La pelle ed i 3 strati
a. l’epidermide: lo strato più superficiale e visibile; prima barrire difensiva del corpo
b. il derma: l’unica parte della pelle vascolarizzata, apporta attraverso la circolazione sanguigna tutti i nutrienti necessari e l’ossigeno all’epidermide ed è responsabile dell’idratazione della stessa.
c. l’ipoderma: lo strato più profondo formato principalmente da grassi.
Purtroppo l’acqua che beviamo tutti i giorni non è in grado di penetrare a fondo le cellule; immaginiamo la goccia d’acqua come un insieme di tante gocce che formano una massa troppo grande e non in grado quindi di penetrare il nucleo cellulare.
L’acqua alcalina, è dimostrato, reidrata 7 volte di più rispetto alla normale acqua di rubinetto o bottiglia e porta con sé il vantaggio di essere purificata dalle sostanze chimiche aggiunte, e quindi simile all’acqua di sorgente incontaminata, ovvero “viva”, “libera”, capace di ossigenarci, ripulire l’organismo dalle scorie acide, reidratarci davvero in maniera corretta, e aiutare l’organismo a prevenire disturbi fisici, abbassando il livello di acidità del corpo e innalzandone il tasso di alcalinità, condizione indispensabile per evitare l’insorgere di squilibri organici.
E se la salute passa anche dallo stato d’animo e dal rapporto che abbiamo col nostro corpo, ricordiamo la capacità dell’acqua alcalina di esercitare un effetto sorprendente sul problema della “ritenzione idrica”, ovvero dell’acqua che non riusciamo ad espellere causa le tossine presenti nel corpo, e che ci gonfia, favorendo l’insorgere del doloroso e spesso antiestetico stato d’infiammazione che generalmente chiamiamo “cellulite”.